Scheda
 

 
RISARCIRE L'UOMO
Riccardo Zoja
 
UNIVERSITARIA
Pagine:
120
Anno:
11/2003
Prezzo:
10.00
   
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  Sul metodo medico-legale
di valutazione del danno a persona

INDICE - PREFAZIONE
di Antonio Farneti
Ordinario di Medicina Legale e delle Assicurazioni
nell’Università degli Studi di Milano

Il secolo da poco terminato ha visto un proliferare di scritti sul danno a persona: prendendo spunto dalla giurisprudenza o influenzandola nella sua evoluzione, giuristi e medici legali si sono cimentati nell’analizzare quel mosaico di colori diversi che costituisce la poliedrica dimensione, non ancora del tutto esplorata, del danno a persona.
Illustri giuristi e illustri e non dimenticati medici legali hanno affrontato un tema difficile, in continuo divenire, che forse non troverà mai una definitiva conclusione perché si tratta di tradurre in moneta un pregiudizio che non ha prezzo; la salute dell’uomo e altri valori che ne caratterizzano l’esistenza.

Zoja, analizzando la sua esperienza ormai pluriennale di valutatore, attingendo dai fondamenti culturali attualmente consolidati sul tema, compie e fa compiere al lettore un percorso che si snoda lungo i molteplici problemi che il medico deve affrontare quando si trova nella necessità di apprezzare a fini risarcitori il pregiudizio della salute di un suo simile.
L’autore fa vivere al lettore la sofferenza del medico nel dover tradurre in arida cifra una compromissione biologica, le difficoltà di questo iter e il modo corretto per superarle.

L’attenzione di Zoja è all’uomo, all’essere unico che merita rispetto in ogni attimo della sua esistenza e maggiormente, se possibile, quando soffre. E’ un accostarsi all’uomo in una concezione umanistico-religiosa prima che come medico e poi anche come medico-legale, ciò che rende particolarmente originale questo approccio dell’ autore al tema.
Il metodo medico-legale, tante volte richiamato nei momenti più “caldi” del cammino valutativo, è qui vissuto come strumento di rispetto verso l’essere umano che ha sofferto, che soffre, che soffrirà e nel quale occorre valutare questo pregiudizio.
Zoja trasmettere al lettore questo messaggio, impregnato di profonda cultura umanistica, di grande rispetto per l’uomo, di corretto rapporto medico-paziente anche in campo medico-legale.
La lettura delle riflessioni dell’autore è assai gradevole: ci prende per mano e ci conduce con sicurezza e apparente facilità nel labirinto del risarcimento del danno all’uomo.
La fatica dell’autore – che forse tale non è stata perché chi ama la nostra materia prova gioia a scriverne – si raccomanda per la scorrevolezza e chiarezza del pensiero anche a chi non è del mestiere.
Dalle argomentazioni dell’autore risulta indiscutibile che la valutazione del danno a persona è atto medico di estrema delicatezza, è atto medico che richiede preparazione e competenza, è un tassello di grande importanza nella riparazione del pregiudizio sofferto da un infortunato.
E’ quindi attività che non può essere lasciata all’improvvisazione, al pressappoco, alla incultura. E’ atto medico che necessita di solide basi culturali, che deve seguire un metodo ben collaudato come raccomanda Zoja, che non può essere lasciato, come spesso accade in ambito giudiziario, al medico non realizzato nella specialità a suo tempo intrapresa e che si dedica per solo lucro e senza alcuna base culturale a questo compito così delicato.
Tra le righe del testo, in più punti, quando si richiamano l’uomo, il metodo, la peculiarità di questa valutazione, si legge nel pensiero dell’autore che nell’epoca attuale solo il medico legale, solo lo specialista dovrebbe esercitare questa stima; in quanto egli solo depositario di quel rigore che da secoli caratterizza questa disciplina che si connota per scientificità e onestà intellettuale e che quindi non si addice ai ciarlatani.
Buona lettura, quindi, anche al profano: chissà che un domani un lettore, privo di conoscenze mediche, ma attento al metodo, non si renda conto dell’inadeguatezza del perito che gli è stato assegnato e chieda “giustizia” a colui, il Giudice, che fin dall’inizio avrebbe dovuto garantirla.

Il campo del risarcimento del danno a persona presenta un’evoluzione in continuo divenire nella quale si succedono con rapidità sorprendente provvedimenti, decreti, decisioni giurisprudenziali, testi legislativi. La materia, anche per la sua inequivocabile rilevanza sociale, suscita interessi sempre nuovi per operatori del settore, consumatori, specialisti e studiosi del diritto. L’apprezzamento delle conseguenze biologiche che sono il nucleo centrale del risarcimento del danno a persona è l’attività specialistica medico-legale della quale si tratta in questo testo: riflessioni e considerazioni mediche, medico giuridiche, cliniche e valutative sul difficile metodo di lavoro del sanitario chiamato a fornire una rappresentazione clinica delle conseguenze temporanee, permanenti, biologiche, lavorative ed esistenziali che intervengono ad una persona offesa da un danno ingiusto. Spunti di meditazione e proposte sulle premesse e sui metodi di valutazione medica che, certamente, possono interessare non solo gli operatori del settore, ma tutti coloro che sono interessati 
ad un percorso di affermazione di giustizia ed equità.


NOTE SULL'AUTORE

Riccardo Zoja, professore associato di Medicina Legale e delle Assicurazioni nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano, autore di oltre 120 pubblicazioni scientifiche sui risultati di ricerche nei campi della patologia forense, della tanatologia, della deontologia professionale medica, della responsabilità professionale sanitaria e della valutazione del danno a persona. Componente del consiglio direttivo del Gruppo Italiano di Patologia Forense della Società Italiana di Medicina Legale è Assistant Editor della rivista Archivio di Medicina Legale, consulente per i problemi medico-legali di numerose riviste di aggiornamento medico e tra i fondatori del centro Soccorso Violenza Sessuale presso gli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano. Membro onorario della Associazione per la Ricerca e la Didattica nell’area operatoria e componente di comitati etici ospedalieri ha pubblicato i testi “Medicina Legale” (con A. Farneti e F. Mangili, R. Cortina Ed. 1990), “Vittime di Omicidio: fattori di predisposizione alla vittimizzazione” (con I. Merzagora e F. Gigli, Giuffrè Ed. 1995), “Medicina Legale e delle Assicurazioni” (con A. Gentilomo, Ed. Libreria Cortina, 2000).