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LA PUTTANA ACCULTURATA
Carla Festa
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INTRODUZIONE - Stefano
Apuzzo
Sinuoso, fluido, realistico e spregiudicato … scorre il racconto
dell’avventura di Luana e della sua scalata ai vertici del Polo
editorial-televisivo Ranko. Scalando i cuori ed i letti di chi conta
in azienda in realtà Luana scala i propri sogni. Mai più
contingentamento di spazi, spiccioli ed orizzonti, come sempre
avvenuto da piccina. Luana vuole svettare e svetta, vuole
raggiungere la propria luna e la raggiunge, gradino dopo gradino.
Con caparbia tenacia si conquista il suo dignityoso quadratino sullo
scacchiere della vita e non sarà mai più una "danata della terra". È
ambiziosa Luana ed ha le doti fisiche e l’irruenza necessarie per
sostenere e spingere le proprie ambizioni. Usa in modo parco la
frizzante sensualità, non la sciupa, mai lascia fluire con
parsimonia l’essenza inebriante del sesso e della giovane vitalità.
A poco a poco, Luana annebbia la grigia razionalità del padre
padrone della Ranko. Una storia di "azienda" per chi, pur lavorando
in una "Azienda" e timbrando l cartellino, ha ancora il coraggio e
l’ardire di sognare e di non rassegnarsi. E se vi dicessi che
l’autrice della "Puttana acculturata" lavora in un Polo televisivo
nazionale?
PREFAZIONE - A cura di Marina Ripa di Meana
Quante ne ho incontrate nella mia vita di Luane, ragazze vivaci,
ambiziose, piene di vita e un po’ puttane. Dico "puttane" senza
nessuna accezione negativa. Le puttane come Luana sono donne
intelligenti che sanno di valere, di essere desiderate e non si
danno per un piatto di lenticchie. L’importante nella vita è non
accontentarsi, mai, non porre mai limiti a sé stesse ed alle proprie
ambizioni. È necessario, per sopravvivere, spostare ogni giorno un
po’ più in là il traguardo dei propri obiettivi, l’orizzonte dei
propri sogni. Se una donna è bella, irresistibile ed attraente, e al
contempo "manager di se stessa", non esisteranno per lei spazi
impossibili e sogni irraggiungibili. Non basta "averla" per
raggiungere obiettivi ambiziosi. Se non è mossa dal cervello ed
animata dal cuore "quella cosina" è un organo genitale qualsiasi.Molto spesso, e questo accade anche nella "Puttana acculturata", per
realizzare le ambizioni ed il benessere materiale ci si dimentica si
essere anche qualcos’altro, di avere un’arma che soffre, che è
protesa verso il prossimo, che tormenta, che non si accontenta di
essere spettatrice inerte delle ingiustizie che scorrono come un
film infinito davanti ai nostri occhi. Per fortuna ogni tanto ci
appare l’immagine ingenua, spensierata e disinteressata di una
bambina, un raggio di luce nel buio della nostra quotidianità
sciupata a rincorrere che ha ed è "di più". Quella bambina siamo, o
siamo state, noi. Ma potremmo ancora esserlo, se solo sapessimo
ascoltare il dolce bisbiglio interno oltre al vociare confuso e
gutturale esterno.
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