Scheda
 

 
LA PUTTANA ACCULTURATA
Carla Festa
 
ROMANZO
Pagine:
100
Anno:
1999
Prezzo:
€ 9.35
   
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  INTRODUZIONE - Stefano Apuzzo

Sinuoso, fluido, realistico e spregiudicato … scorre il racconto dell’avventura di Luana e della sua scalata ai vertici del Polo editorial-televisivo Ranko. Scalando i cuori ed i letti di chi conta in azienda in realtà Luana scala i propri sogni. Mai più contingentamento di spazi, spiccioli ed orizzonti, come sempre avvenuto da piccina. Luana vuole svettare e svetta, vuole raggiungere la propria luna e la raggiunge, gradino dopo gradino. Con caparbia tenacia si conquista il suo dignityoso quadratino sullo scacchiere della vita e non sarà mai più una "danata della terra". È ambiziosa Luana ed ha le doti fisiche e l’irruenza necessarie per sostenere e spingere le proprie ambizioni. Usa in modo parco la frizzante sensualità, non la sciupa, mai lascia fluire con parsimonia l’essenza inebriante del sesso e della giovane vitalità. A poco a poco, Luana annebbia la grigia razionalità del padre padrone della Ranko. Una storia di "azienda" per chi, pur lavorando in una "Azienda" e timbrando l cartellino, ha ancora il coraggio e l’ardire di sognare e di non rassegnarsi. E se vi dicessi che l’autrice della "Puttana acculturata" lavora in un Polo televisivo nazionale?
PREFAZIONE - A cura di Marina Ripa di Meana

Quante ne ho incontrate nella mia vita di Luane, ragazze vivaci, ambiziose, piene di vita e un po’ puttane. Dico "puttane" senza nessuna accezione negativa. Le puttane come Luana sono donne intelligenti che sanno di valere, di essere desiderate e non si danno per un piatto di lenticchie. L’importante nella vita è non accontentarsi, mai, non porre mai limiti a sé stesse ed alle proprie ambizioni. È necessario, per sopravvivere, spostare ogni giorno un po’ più in là il traguardo dei propri obiettivi, l’orizzonte dei propri sogni. Se una donna è bella, irresistibile ed attraente, e al contempo "manager di se stessa", non esisteranno per lei spazi impossibili e sogni irraggiungibili. Non basta "averla" per raggiungere obiettivi ambiziosi. Se non è mossa dal cervello ed animata dal cuore "quella cosina" è un organo genitale qualsiasi.Molto spesso, e questo accade anche nella "Puttana acculturata", per realizzare le ambizioni ed il benessere materiale ci si dimentica si essere anche qualcos’altro, di avere un’arma che soffre, che è protesa verso il prossimo, che tormenta, che non si accontenta di essere spettatrice inerte delle ingiustizie che scorrono come un film infinito davanti ai nostri occhi. Per fortuna ogni tanto ci appare l’immagine ingenua, spensierata e disinteressata di una bambina, un raggio di luce nel buio della nostra quotidianità sciupata a rincorrere che ha ed è "di più". Quella bambina siamo, o siamo state, noi. Ma potremmo ancora esserlo, se solo sapessimo ascoltare il dolce bisbiglio interno oltre al vociare confuso e gutturale esterno.